C’era una volta un pescatore che viveva felice sulla sua piccola spiaggia, aveva sempre pesce fresco da mangiare, l’aria buona del mare, il calore del sole, i colori della natura. Un giorno gli arrivò voce che la principessa del suo regno era in età da marito e che il re suo padre aveva indetto una gara per tutti i giovani aspiranti. Incuriosito, il pescatore si mise in viaggio e arrivò a corte. La principessa era la fanciulla più bella che avesse mai visto e ne rimase incantato. La gara fu resa nota: avrà la mano della principessa colui che porterà a corte la più lunga collana di perle. Il giovane pescatore corse come un pazzo verso la sua spiaggetta e si mise subito all’opera. Aveva sempre pescato pesci con la rete, adesso avrebbe imparato a cercare le ostriche nel fondo del mare ma, per questo, gli fu necessario molto tempo. Dopo imparò ad aprire le ostriche, poi a selezionare le perle e, anche per questo, gli fu necessario molto tempo. Successivamente fu ossessionato dal pensiero che le collane degli altri pretendenti fossero più lunghe della sua e pescò sempre più ostriche e, ancora una volta, gli fu necessario molto tempo. Un giorno finalmente vide con i suoi occhi la montagna di perle che aveva accumulato e cominciò a infilare la sua collana e, naturalmente, anche per questo gli fu necessario molto tempo. Infine, quando finalmente la collana fu pronta, dovette prepararsi per il viaggio, per il trasporto e per il matrimonio e, che volete?, che per questo non gli fosse necessario ancora molto tempo? Quando arrivò a corte e chiese della principessa, tutti si rattristarono perché la poverina, che nel frattempo era diventata regina, si era sposata e aveva avuto molti figli, il giorno prima era morta. Il pescatore, per caso, guardò l’immagine che gli tornava riflessa da uno dei tanti specchi del palazzo: un vecchio canuto, senza denti, la pelle bruciata dal sole e piena di rughe, le spalle incurvate dal tempo. Aveva impiegato gran parte della sua vita a raccogliere le perle per farne una lunga collana per la principessa senza accorgersi che era ormai trascorsa. Guardò la collana gigantesca che brillava come un cielo stellato: cominciò a piangere e non smise più.
ennebi
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